Anche alla Motive una volta offrivamo motori classe H, ma abbiamo cancellato questa opzione dal configuratore perché non aveva molto senso quando si vuole dare al cliente ciò che vuole veramente.
Diamo una spiegazione: La differenza la normale classe F e la classe H, è la temperatura massima a cui resiste il materiale isolante (155°C per F o 180°C per H). Il materiale isolante è quello nelle cave e quello che smalta il filo di rame. Costando di più, c'è solo una ragione per cui un cliente può richiedere un motore di “Classe H”: resistere ad una temperatura ambiente più elevata. Matematicamente, porremmo passare dai teorici max 40°C di un classe F ad una temperatura max ambiente 40+180-15=65°C di un classe H (intanto vediamo già una differenza, DELFIRE è per 100°C, non 65°C). 65°C di temp. max amb. per un classe H che, comunque, è solo IN TEORIA!
IN PRATICA, un motore classe H è davvero progettato per essere adatto a temperature ambiente più elevate? La norma dice NO! La norma dice che anche un motore di classe H è progettato per una temperatura ambiente massima di 40°C, come la classe F. Questo viene rappresentato nella pagina 25 del catalogo DELPHI. Infatti, come si può vedere nel grafico, ad un motore classe H è concesso generare un riscaldamento interno maggiore "delta T" (ad esempio per una minore efficienza), e ciò può compensare e annullare il vantaggio della maggiore temperatura di combustione dell'isolamento. In realtà, quindi, il cliente dovrebbe conoscere anche l'aumento di temperatura del motore, ma non conosciamo nessuno che, a differenza di Motive, dichiari nei suoi cataloghi il delta T di ogni motore.
Ma se Motive conosce e dichiara il deltaT di opgni motore, allora, perché Motive non consiglia la classe H? Perché, se si vuole installare un motore in un ambiente a temperatura più alta, sapere che il motore ha un isolamento in classe H e che l'aumento di temperatura è basso, non è sufficiente. In effetti, che dire dei cuscinetti? Possono affrontare una temperatura più alta con il loro grasso e la loro dilatazione? Che dire di tutte le parti in plastica come ventola, coperchio della ventola, pressacavi? Possono deteriorarsi a causa di quella temperatura? E le dilatazioni termiche delle altre parti come il rotore? Possono creare problemi? E i paraolio in NBR, che non devono superare i 100°C? (NB: non è solo la temperatura ambiente che conta, poiché il calore generato dal motore deve essere sommato). Che dire delle escursioni termiche e della conseguente condensazione dell'umidità sull'avvolgimento elettrico?
Probabilmente hai già capito: la vera soluzione a ciascuno di questi problemi è in DELFIRE, non nel mero isolamento di classe H.
Aggiungendo maggiori efficienze e avvolgimenti deflussati, il Delta T di un DELFIRE viene ulteriormente ridotto.
RISULTATO? Un motore classe H non è sicuro che non muoia presto in un ambiente con 65°C, DELFIRE, invece, è sicuro che possa avere una vita lunga a 100°C di temperatura ambiente